Nuove Grues al Molo Fornelli

Nuove grues di banchina al Molo Fornelli

Passati più di 60 giorni dalla partenza, la nave cargo specializzata Tern ha terminato il lungo viaggio verso La Spezia Container Terminal, insieme al prezioso carico trasportato: le nuove gru di banchina Lsct da 23 file.
Nuove grues di banchina al Molo Fornelli

Il contratto originale è stato firmato nel novembre 2013: sono passati meno di 16 mesi dal momento dell’ordine a quello della consegna.

Le due gru in arrivo a LSCT sono state progettate e costruite da OMG (Officine Meccaniche Galileo), da un team di progettisti coordinati da una Ing donna, Chiara Limena e con la super visione del direttore tecnico Roberto Menesello:  design review a cura di Liftech, uno studio di consulenza americano specializzato in gru portuali,

Costruite  in Cina, presso lo stabilimento di HHMC sono state trasportate  completamente montate in Italia. Le principali caratteristiche delle gru sono: portata 60 ton sotto spreader, scartamento 18 metri, velocità di sollevamento 60/120 m/min, velocità traslazione carrello 144m/min.

Michele Giromini:  La nostra azienda ha scelto da sempre di investire in innovazione, in tecnologia e in risorse umane: l’arrivo di queste nuove gru  rappresenta un ulteriore step del percorso di sviluppo tecnologico programmato: ma per continuare ad essere competitivi in un mercato in costante evoluzione occorre che anche le infrastrutture siano adeguate e realizzate nei tempi previsti.

Lorenzo Forcieri, Presidente dell’Autorità portuale della Spezia: “Per il nostro porto è un altro successo che rafforza la nostra capacità di attrarre traffici. A marzo stiamo avendo un record nelle movimentazioni. Il porto della Spezia è un esempio per l’intera portualità italiana grazie alle scelte innovative compiute in termini di lavoro portuale, concessioni, investimenti privati. La piena collaborazione e sinergia tra pubblico e privato è un’altra chiave del successo che si sta dimostrando capace di produrre sviluppo, occupazione, ricchezza per l’intero territorio”.

Antonio Zanetti  Amministrazione Delegato OMG-MGM: “Siamo estremamente orgogliosi di aver costruito queste gru, uniche al mondo.LSCT ci ha chiesto di fare qualcosa di unico e straordinario e noi davanti a un foglio bianco, con l’esperienza trentennale nel settore, siamo riusciti a vincere questa sfida con la genialità tipica di noi italiani e con l’orgoglio che spesso ci rende i migliori al mondo.Grazie a LSCT/Contship e a chi ha creduto in noi!”

La Spezia, 24 marzo 2015

Fonte: www.porto.laspezia.it

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La Spezia, economia del mare traino della produzione

Il Porto della Spezia si conferma, insieme con cantieristica e nautica da diporto, come una delle principali filiere industriali della città e motore trainante dell’economia cittadina oltre che serbatoio essenziale di occupazione. La Spezia realizza più del 70% della sua produzione dall’economia del mare ovvero dallo scalo marittimo, dalle attività logistiche indotte, dai cantieri navali e dal turismo marittimo. Secondo le ultime rilevazioni della Community portuale spezzina, il porto occupa un totale di oltre 8’000 addetti, di cui 3’000 diretti e oltre 5’000 nell’immediato indotto all’interno di una 80ina di aziende private. Significativo il fatto che il lavoro in porto confermi caratteristiche di stabilità con l’87% dei contratti che sono a tempo indeterminato. Circa il 47% degli addetti sono white collar e dirigenti e il 53% operai spesso ad altissima specializzazione. Numeri altissimi e incidenza più che significativa per una città che si colloca immediatamente sotto la fascia dei 100.000 abitanti.

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Il Presidente dell’Associazione Spedizionieri della Spezia Alessandro Laghezza sottolinea l’importanza per il Porto della Spezia dei lavori infrastrutturali previsti e l’auspicata introduzione della ZLS a Santo Stefano di Magra.

Il Presidente dell’Associazione Spedizionieri della Spezia Alessandro Laghezza, intervistato da Primocanale, ha sottolineato quanto importanti siano per il Porto della Spezia i lavori infrastrutturali previsti e l’auspicata introduzione della ZLS a Santo Stefano di Magra. I lavori infrastrutturali e l’introduzione della Zona Logistica Semplificata renderanno lo scalo spezzino infatti sempre più scalo di riferimento per molte Compagnie, che già oggi lo scelgono per l’efficienza dei servizi.

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Fontana: “Si a un’Agenzia nazionale per coordinare i porti italiani”

La Community Portuale di La Spezia favorevole alla riforma portuale che blocchi la proliferazione di infrastrutture inutili Un’agenzia nazionale di coordinamento, che sia dotata di risorse e di personale specializzato e che possa operare in stretta connessione con le singole Autorità portuali, controllandone l’attività ma specialmente indirizzando le loro scelte sulla base di una politica nazionale che consenta di evitare le duplicazioni di interventi sulle stesse filiere e quindi lo spreco di risorse. Un dato per tutti: se tutti gli interventi pianificati dai singoli porti nel settore container fossero realizzati, si creerebbe un’offerta di movimentazione quasi tripla rispetto all’attuale volume complessivo dei traffici container in tutti porti italiani. A intervenire in modo deciso sul tema della riforma portuale è Andrea Fontana, Presidente degli agenti marittimi di La Spezia a nome della Community Portuale di La Spezia che raggruppa le principali categorie imprenditoriali del settore portuale. Secondo Fontana, è quindi corretto che l’eventuale riforma normativa si indirizzi  sulla necessità di avere un controllo centralizzato a livello di scelte  nazionali come per esempio sulle priorità dei finanziamenti alle grandi opere e di conseguenza sulla programmazione degli investimenti delle varie Autorità di Sistema Portuali armonizzati in un quadro di insieme che eviti le duplicazioni di banchine e piazzali, sulla interoperabilità delle PCS dei vari porti, sulla gestione  della sostenibilità ambientale e il passaggio dei porti ad ambiente green, sul coordinamento fra porti e sistema logistico. Un modello questo – sottolinea Fontana – molto simile a quello spagnolo Puertos del Estado che si basa su un organismo pubblico, una sorta di agenzia dei porti dotato di autonomia finanziaria e personale adeguato che possa imprimere uno sviluppo dei porti secondo una logica centralizzata che definisca gli obbiettivi pur lasciando grande autonomia alle varie Autorità di Sistema. Questo organismo – sottolinea il componente della Community Portuale di La Spezia – però non dovrà essere un semplice ufficio con poco personale che si limiti a dare un ulteriore parere vincolante ai progetti delle Autorità di Sistema, bensì un organismo strutturato, una sorta di agenzia dei porti che stimola e controlla in maniera fattiva le attività delle Autorità portuali.

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Porti di La Spezia e  Marina di Carrara: i dati 2024

Nonostante le crisi che stanno interessando il Mediterraneo, con inevitabili allungamenti delle tradizionali catene logistiche di interscambio via Suez, crescono i traffici sia nel Porto della Spezia che nel Porto di Marina di Carrara.Questi i dati in sintesi diffusi dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale: La Spezia chiude con un +8,7%, pari a 1.238.258 TEU. In particolare il traffico gateway si attesta nel 2024 a 1.142.621 TEU con un incremento del 6,8% confermando il ruolo della Spezia come scalo di riferimento per i mercati del centro – nord Italia sia in import che in exportSempre molto significativo il dato intermodale con il 34% di trasporto via treno.Il general cargo ammonta complessivamente a 11.419.379 tonnellate (+11,2%)640.496 i crocieristi nel Golfo dei Poeti di cui 622.701 nel solo porto della Spezia.A Marina di Carrara sale il  traffico crocieristico con 27.165 passeggeri (+108,6% passeggeri) e il  General cargo a + 14,2% , mentre sono  103.297 i TEU movimentatiQuesto il commento del Commissario Straordinario dell’ADSP, Federica Montaresi. “I dati del 2024 premiano il lavoro costante svolto dall’Ente: servizi efficienti, innovazione, grandi progetti infrastrutturali in corso di realizzazione grazie alla coesione e unità d’intenti tra pubblico e privato, intermodalità, attenzione alla sostenibilità ambientale, impegno nella promozione internazionale dei due scali continuano a stimolare e motivare gli stakeholders. Questi risultati ci confermano che il modello di sviluppo che abbiamo costruito è che stiamo portando avanti è quello che ci permette di consolidare i traffici in questo particolare periodo di incertezza e nello stesso tempo di essere pronti a giocare un ruolo strategico anche nei nuovi scenari nel trasporto marittimo che si stanno delineando e nelle nuove catene logistiche globali. Fondamentale in questo modello di sviluppo è la fattiva collaborazione con le altre istituzioni locali e nazionali che perseguiamo ogni giorno per continuare nella valorizzazione del nostro sistema portuale”.

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