Venerdì 5 aprile, presso la splendida cornice di “Villa Marigola” di Lerici, l’International Propeller Club Port of La Spezia ha consegnato l’“AWARD 2018” alla Capitaneria di Porto della Spezia per le capacità di coordinamento operativo dimostrate in occasione degli interventi di assistenza e soccorso posti in essere a favore delle unità navali mercantili e passeggeri attraccate nello scalo spezzino il 29 ottobre 2018, a seguito degli eventi meteorologici di eccezionale intensità che in tale giornata hanno interessato la città ed il suo porto.
L’award è stato consegnato nelle mani del comandante della Capitaneria di Porto Capitano di Vascello Massimo Seno dal Presidente del Propeller Club Dott. Giorgio Bucchioni, alla presenza delle Autorità civili e militari, in particolare del Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni Pettorino, nonché di una ampia rappresentanza del cluster marittimo della città.
Il Comandante Seno ha sottolineato di voler condividere idealmente il merito del riconoscimento con tutto il suo personale ed anche con gli uomini dei rimorchiatori, piloti e ormeggiatori che hanno dimostrato la massima professionalità.
A Bridge to Afric
Si è svolta alla Spezia, all’Auditorium Giorgio Bucchioni dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure Orientale (Porti della Spezia e di Marina di Carrara), la prima edizione dell’evento di respiro nazionale e internazionale “A bridge to Africa” dedicato alla visione e allo scenario dei rapporti economici, sociali e culturali tra Italia e Nord Africa. I dati presentati da Alessandro Panaro di SRM mostrano che negli ultimi dieci anni sono stati investiti 12,7 miliardi nella realizzazione di infrastrutture secondo un piano in cui le realizzazioni più note sono il complesso di Tanger Med in Marocco e quelli di Damietta e Port Said in Egitto. E – si è preso atto – negli stessi Paesi, così come in Algeria e Tunisia, l’economia e l’industria crescono a ritmi sostenuti, in certi casi vertiginosi. Di fronte a questo scenario, la risposta del sistema portuale e logistico della Spezia e Marina di Carrara si è confermato unanime: dal Nordafrica bisogna cogliere opportunità e lezioni, integrando porti e aree produttive/logistiche speciali (come ZES e ZLS in Italia) e migliorando l’efficienza delle operazioni portuali. Il sistema La Spezia-Marina di Carrara è d’altronde all’avanguardia grazie all’azione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale e al contributo degli operatori privati Contship, Dario Perioli, FHP, Grendi, Laghezza, LCA e Tarros, che si sono confrontati in una dinamica tavola rotonda durante il convegno al quale hanno partecipato delegazioni di Algeria, Egitto, Marocco e Tunisia. Tanto che Gian Luca Agostinelli, presidente dell’International Propeller Club Ports of La Spezia and Marina di Carrara, ha ricordato che “esiste un ‘Modello La Spezia e Marina di Carrara’, pioniere di un nuovo rapporto con il Nordafrica, che non solo ne evidenzia le opportunità economiche, ma promuove un sistema di cooperazione basato su un dialogo storico tra le due sponde del Mediterraneo. Il nostro tessuto imprenditoriale rappresenta una guida per le aziende italiane interessate a questi mercati. Il sostegno del Piano Mattei offre una spinta importante, ma solo attraverso la condivisione del know-how e delle best practice possiamo costruire una cooperazione duratura e una ricchezza condivisa. Fondamentale sarà puntare sul dialogo culturale e sull’adozione di pratiche sostenibili, con un attento controllo all’impatto sociale, ambientale e di governance. A Bridge To Africa, che si è appena concluso, rappresenta la prima illustrazione pubblica di questo approccio.”