Nello spazio “Punti di vista” su IL SECOLO XIX del 18 giugno 2019 è stata pubblicata la riflessione del Presidente dell’Associazione Agenti Marittimi della Spezia, Giorgio Bucchioni, che è possibile scaricare cliccando QUI.

La Spezia, economia del mare traino della produzione
Il Porto della Spezia si conferma, insieme con cantieristica e nautica da diporto, come una delle principali filiere industriali della città e motore trainante dell’economia cittadina oltre che serbatoio essenziale di occupazione. La Spezia realizza più del 70% della sua produzione dall’economia del mare ovvero dallo scalo marittimo, dalle attività logistiche indotte, dai cantieri navali e dal turismo marittimo. Secondo le ultime rilevazioni della Community portuale spezzina, il porto occupa un totale di oltre 8’000 addetti, di cui 3’000 diretti e oltre 5’000 nell’immediato indotto all’interno di una 80ina di aziende private. Significativo il fatto che il lavoro in porto confermi caratteristiche di stabilità con l’87% dei contratti che sono a tempo indeterminato. Circa il 47% degli addetti sono white collar e dirigenti e il 53% operai spesso ad altissima specializzazione. Numeri altissimi e incidenza più che significativa per una città che si colloca immediatamente sotto la fascia dei 100.000 abitanti.