La Spezia, economia del mare traino della produzione

Il Porto della Spezia si conferma, insieme con cantieristica e nautica da diporto, come una delle principali filiere industriali della città e motore trainante dell’economia cittadina oltre che serbatoio essenziale di occupazione.

La Spezia realizza più del 70% della sua produzione dall’economia del mare ovvero dallo scalo marittimo, dalle attività logistiche indotte, dai cantieri navali e dal turismo marittimo.

Secondo le ultime rilevazioni della Community portuale spezzina, il porto occupa un totale di oltre 8’000 addetti, di cui 3’000 diretti e oltre 5’000 nell’immediato indotto all’interno di una 80ina di aziende private. Significativo il fatto che il lavoro in porto confermi caratteristiche di stabilità con l’87% dei contratti che sono a tempo indeterminato. Circa il 47% degli addetti sono white collar e dirigenti e il 53% operai spesso ad altissima specializzazione. Numeri altissimi e incidenza più che significativa per una città che si colloca immediatamente sotto la fascia dei 100.000 abitanti.

Il porto incide sul Pil della città e dell’intera provincia spezzina per 5 miliardi, senza considerare le ricadute derivanti ad esempio dai flussi turistici determinati dal traffico delle crociere in porto.

“Dopo un periodo di stasi determinato anche dall’allungamento dei tempi di realizzazione delle nuove opere oggi tutte cantierate a partire dal Terzo bacino – sottolinea la Community portuale – il porto ha ripreso il trend positivo che lo caratterizza ormai da decenni connotandolo come il secondo regional port italiano. Nel 2024 il traffico container ha registrato un incremento generale dell’8,7% pari a 1.238.258 TEU complessivi a banchina di cui 1.123.602 TEU al La Spezia Container Terminal (+11%) e 14.656 al Terminal del Golfo (-9,7%).

Stazionario l’andamento delle merci varie con una movimentazione di 12.220.975 tonnellate di merci, meno 1,7% rispetto al 2023. In forte flessione invece i prodotti energetici GNL del terminal Snam di Panigaglia.

Il porto ha confermato nel 2024 anche una sua unicità a livello nazionale, quella propensione all’ intermodalismo che ha spinto ulteriormente la quota del traffico ferroviario balzata, grazie ai 7.405 treni effettuati e alla crescita del 4%, sino al livello record del 34%.

“Oggi il porto – conclude Giorgia Bucchioni a nome della Community di La Spezia – alla vigilia della nomina del nuovo presidente dell’Autorità di sistema, ha la possibilità, determinata anche dalla vivacità imprenditoriale delle aziende che operano direttamente o nell’indotto dello scalo, di affrontare e vincere le sue sfide, non solo sul fronte commerciale e in particolare dei traffici container, ma anche in quello industriale, navalmeccanico, turistico. E, in ultima istanza, strategico per quella nuova geografia dei traffici e anche degli equilibri geopolitici che si andrà a formare nei prossimi mesi in Mediterraneo”.

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Il Presidente dell’Associazione Spedizionieri della Spezia Alessandro Laghezza sottolinea l’importanza per il Porto della Spezia dei lavori infrastrutturali previsti e l’auspicata introduzione della ZLS a Santo Stefano di Magra.

Il Presidente dell’Associazione Spedizionieri della Spezia Alessandro Laghezza, intervistato da Primocanale, ha sottolineato quanto importanti siano per il Porto della Spezia i lavori infrastrutturali previsti e l’auspicata introduzione della ZLS a Santo Stefano di Magra. I lavori infrastrutturali e l’introduzione della Zona Logistica Semplificata renderanno lo scalo spezzino infatti sempre più scalo di riferimento per molte Compagnie, che già oggi lo scelgono per l’efficienza dei servizi.

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Fontana: “Si a un’Agenzia nazionale per coordinare i porti italiani”

La Community Portuale di La Spezia favorevole alla riforma portuale che blocchi la proliferazione di infrastrutture inutili Un’agenzia nazionale di coordinamento, che sia dotata di risorse e di personale specializzato e che possa operare in stretta connessione con le singole Autorità portuali, controllandone l’attività ma specialmente indirizzando le loro scelte sulla base di una politica nazionale che consenta di evitare le duplicazioni di interventi sulle stesse filiere e quindi lo spreco di risorse. Un dato per tutti: se tutti gli interventi pianificati dai singoli porti nel settore container fossero realizzati, si creerebbe un’offerta di movimentazione quasi tripla rispetto all’attuale volume complessivo dei traffici container in tutti porti italiani. A intervenire in modo deciso sul tema della riforma portuale è Andrea Fontana, Presidente degli agenti marittimi di La Spezia a nome della Community Portuale di La Spezia che raggruppa le principali categorie imprenditoriali del settore portuale. Secondo Fontana, è quindi corretto che l’eventuale riforma normativa si indirizzi  sulla necessità di avere un controllo centralizzato a livello di scelte  nazionali come per esempio sulle priorità dei finanziamenti alle grandi opere e di conseguenza sulla programmazione degli investimenti delle varie Autorità di Sistema Portuali armonizzati in un quadro di insieme che eviti le duplicazioni di banchine e piazzali, sulla interoperabilità delle PCS dei vari porti, sulla gestione  della sostenibilità ambientale e il passaggio dei porti ad ambiente green, sul coordinamento fra porti e sistema logistico. Un modello questo – sottolinea Fontana – molto simile a quello spagnolo Puertos del Estado che si basa su un organismo pubblico, una sorta di agenzia dei porti dotato di autonomia finanziaria e personale adeguato che possa imprimere uno sviluppo dei porti secondo una logica centralizzata che definisca gli obbiettivi pur lasciando grande autonomia alle varie Autorità di Sistema. Questo organismo – sottolinea il componente della Community Portuale di La Spezia – però non dovrà essere un semplice ufficio con poco personale che si limiti a dare un ulteriore parere vincolante ai progetti delle Autorità di Sistema, bensì un organismo strutturato, una sorta di agenzia dei porti che stimola e controlla in maniera fattiva le attività delle Autorità portuali.

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Porti di La Spezia e  Marina di Carrara: i dati 2024

Nonostante le crisi che stanno interessando il Mediterraneo, con inevitabili allungamenti delle tradizionali catene logistiche di interscambio via Suez, crescono i traffici sia nel Porto della Spezia che nel Porto di Marina di Carrara.Questi i dati in sintesi diffusi dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale: La Spezia chiude con un +8,7%, pari a 1.238.258 TEU. In particolare il traffico gateway si attesta nel 2024 a 1.142.621 TEU con un incremento del 6,8% confermando il ruolo della Spezia come scalo di riferimento per i mercati del centro – nord Italia sia in import che in exportSempre molto significativo il dato intermodale con il 34% di trasporto via treno.Il general cargo ammonta complessivamente a 11.419.379 tonnellate (+11,2%)640.496 i crocieristi nel Golfo dei Poeti di cui 622.701 nel solo porto della Spezia.A Marina di Carrara sale il  traffico crocieristico con 27.165 passeggeri (+108,6% passeggeri) e il  General cargo a + 14,2% , mentre sono  103.297 i TEU movimentatiQuesto il commento del Commissario Straordinario dell’ADSP, Federica Montaresi. “I dati del 2024 premiano il lavoro costante svolto dall’Ente: servizi efficienti, innovazione, grandi progetti infrastrutturali in corso di realizzazione grazie alla coesione e unità d’intenti tra pubblico e privato, intermodalità, attenzione alla sostenibilità ambientale, impegno nella promozione internazionale dei due scali continuano a stimolare e motivare gli stakeholders. Questi risultati ci confermano che il modello di sviluppo che abbiamo costruito è che stiamo portando avanti è quello che ci permette di consolidare i traffici in questo particolare periodo di incertezza e nello stesso tempo di essere pronti a giocare un ruolo strategico anche nei nuovi scenari nel trasporto marittimo che si stanno delineando e nelle nuove catene logistiche globali. Fondamentale in questo modello di sviluppo è la fattiva collaborazione con le altre istituzioni locali e nazionali che perseguiamo ogni giorno per continuare nella valorizzazione del nostro sistema portuale”.

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Aperte le iscrizioni al Fonasba “Young Shipagent o Shipbroker” AWARD 2025

Giunto alla sua 10° edizione, il Fonasba “Young Shipagent o Shipbroker” AWARD 2025 apre le iscrizioni. Il Premio, supportato da BIMCO e ITIC, è aperto a qualsiasi persona sotto i 40 anni che lavori in qualsiasi settore dell’agenzia marittima o dell’intermediazione marittima, indipendentemente dal fatto che la sua azienda sia membro di un’associazione nazionale FONASBA, membro associato o meno. Maggiori dettagli sulla procedura, sui criteri per il Premio e le scadenze per la presentazione sono disponibili sul sito di Fonasba, al seguente  link: https://www.fonasba.com/young-agentbroker-award. Le iscrizioni e gli elaborati possono essere inviate direttamente alla mail: admin@fonasba.com

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L’associazione Agenti Marittimi della Spezia opera nel porto della Spezia e aderisce alla Federagenti, associazione nazionale di riferimento

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