Si rende disponibile scaricabile in PDF tramite il link sottostante l’allegato alla circolare Circolare 037-2025 -ISCRIZIONE NELL’ATCN DI UNITÀ DA DIPORTO MARCATE CE PRIVE DELLA DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ.
Si rende disponibile scaricabile in PDF tramite il link sottostante l’allegato alla circolare Circolare 037-2025 -ISCRIZIONE NELL’ATCN DI UNITÀ DA DIPORTO MARCATE CE PRIVE DELLA DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ.
Si rende disponibile scaricabile in PDF tramite il link sottostante la circolare relativa alla nuova classificazione Ateco, il cui processo di adattamento è eseguito d’ufficio delle Camera di Commercio a partire dal 1 aprile . https://assagentispezia.it/wp-content/uploads/2025/04/Circolare-032-2025-NUOVA-CLASSIFAZIONE-ATECO-2025.pdf
Il Porto della Spezia si conferma, insieme con cantieristica e nautica da diporto, come una delle principali filiere industriali della città e motore trainante dell’economia cittadina oltre che serbatoio essenziale di occupazione. La Spezia realizza più del 70% della sua produzione dall’economia del mare ovvero dallo scalo marittimo, dalle attività logistiche indotte, dai cantieri navali e dal turismo marittimo. Secondo le ultime rilevazioni della Community portuale spezzina, il porto occupa un totale di oltre 8’000 addetti, di cui 3’000 diretti e oltre 5’000 nell’immediato indotto all’interno di una 80ina di aziende private. Significativo il fatto che il lavoro in porto confermi caratteristiche di stabilità con l’87% dei contratti che sono a tempo indeterminato. Circa il 47% degli addetti sono white collar e dirigenti e il 53% operai spesso ad altissima specializzazione. Numeri altissimi e incidenza più che significativa per una città che si colloca immediatamente sotto la fascia dei 100.000 abitanti.
Il Presidente dell’Associazione Spedizionieri della Spezia Alessandro Laghezza, intervistato da Primocanale, ha sottolineato quanto importanti siano per il Porto della Spezia i lavori infrastrutturali previsti e l’auspicata introduzione della ZLS a Santo Stefano di Magra. I lavori infrastrutturali e l’introduzione della Zona Logistica Semplificata renderanno lo scalo spezzino infatti sempre più scalo di riferimento per molte Compagnie, che già oggi lo scelgono per l’efficienza dei servizi.
La Community Portuale di La Spezia favorevole alla riforma portuale che blocchi la proliferazione di infrastrutture inutili Un’agenzia nazionale di coordinamento, che sia dotata di risorse e di personale specializzato e che possa operare in stretta connessione con le singole Autorità portuali, controllandone l’attività ma specialmente indirizzando le loro scelte sulla base di una politica nazionale che consenta di evitare le duplicazioni di interventi sulle stesse filiere e quindi lo spreco di risorse. Un dato per tutti: se tutti gli interventi pianificati dai singoli porti nel settore container fossero realizzati, si creerebbe un’offerta di movimentazione quasi tripla rispetto all’attuale volume complessivo dei traffici container in tutti porti italiani. A intervenire in modo deciso sul tema della riforma portuale è Andrea Fontana, Presidente degli agenti marittimi di La Spezia a nome della Community Portuale di La Spezia che raggruppa le principali categorie imprenditoriali del settore portuale. Secondo Fontana, è quindi corretto che l’eventuale riforma normativa si indirizzi sulla necessità di avere un controllo centralizzato a livello di scelte nazionali come per esempio sulle priorità dei finanziamenti alle grandi opere e di conseguenza sulla programmazione degli investimenti delle varie Autorità di Sistema Portuali armonizzati in un quadro di insieme che eviti le duplicazioni di banchine e piazzali, sulla interoperabilità delle PCS dei vari porti, sulla gestione della sostenibilità ambientale e il passaggio dei porti ad ambiente green, sul coordinamento fra porti e sistema logistico. Un modello questo – sottolinea Fontana – molto simile a quello spagnolo Puertos del Estado che si basa su un organismo pubblico, una sorta di agenzia dei porti dotato di autonomia finanziaria e personale adeguato che possa imprimere uno sviluppo dei porti secondo una logica centralizzata che definisca gli obbiettivi pur lasciando grande autonomia alle varie Autorità di Sistema. Questo organismo – sottolinea il componente della Community Portuale di La Spezia – però non dovrà essere un semplice ufficio con poco personale che si limiti a dare un ulteriore parere vincolante ai progetti delle Autorità di Sistema, bensì un organismo strutturato, una sorta di agenzia dei porti che stimola e controlla in maniera fattiva le attività delle Autorità portuali.
L’associazione Agenti Marittimi della Spezia opera nel porto della Spezia e aderisce alla Federagenti, associazione nazionale di riferimento